Porto di Terracina
Porto di Terracina
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Visitare la città di Terracina

Terracina è un comune di 43.344 abitanti in provincia di Latina. Fa parte della Comunità Montana "Monti Ausoni". Conserva numerosi monumenti storici del suo passato romano e medioevale ed è una frequentata località balneare per il suo mare cristallino non è un caso che da anni Terracina si fregia della Bandiera Blu.

Terracina è situata al bordo meridionale della pianura pontina, alla foce del fiume Amaseno, sulla costa tirrenica (golfo di Gaeta); si sviluppa da una propaggine del Monte Sant'Angelo (Monti Ausoni), dove giace il centro storico, fino al lungomare Circe. La rupe di Pisco Montano segna nettamente il confine meridionale del centro abitato; a sud si apre la pianura di Fondi, a nord l'urbanizzazione degrada progressivamente verso la campagna aperta e i borghi rurali.

Clima
Particolarmente mite grazie alla protezione dei monti Ausoni, situati a settentrione della città, che la proteggono dalle correnti di aria fresca. Il mese più freddo, gennaio, ha una temperatura min di 0°C, mentre quello più caldo, luglio, presenta una temperatura max tra i 30°C e i 35°C. La temperatura media su base annua è di 17,4°C. Le precipitazioni sono generalmente comprese fra gli 800 e i 1000 mm annui.

Storia di Terracina
I ritrovamenti più antichi nel territorio si riferiscono a materiali preistorici rinvenuti nella Caverna della Catena al Pisco Montano.
Secondo una leggenda erudita, riportata da Dionigi di Alicarnasso la storia della città ha origini antichissime infatti sarebbe stata fondata da profughi di Sparta. Nei racconti mitologici fu identificata con il paese dei Lestrigoni o con la sede della maga Circe (Odissea).
La città fu probabilmente in origine un centro ausonio, sorto su due modeste alture sotto il monte Sant'Angelo: su quella più elevata (colle di San Francesco) ebbe sede l'acropoli. La città ebbe il nome di Tarracina, di presumibile origine pre-indoeuropea e secondo alcuni collegato al vocabolo etrusco Tarchna, dal quale deriva anche il nome dei re di Roma Tarquinio Prisco e Tarquinio il Superbo.

Terracina romana
Sembra che la città sia presto entrata nell'orbita romana, forse già nel VI secolo a.C.: viene infatti menzionata nel primo trattato tra Roma e Cartagine, riportato da Polibio. Alla fine dello stesso secolo fu tuttavia occupata dai Volsci, che le diedero il nome di Anxur, come riporta Plinio. Riconquistata dai Romani nel 406 a.C. vi fu dedotta nel 329 a.C. la colonia romana, che inizialmente prese il nome di "Colonia Anxurnas". Ai Volsci o ai Romani potrebbero riferirsi resti di mura di fortificazione in opera poligonale. Secondo alcuni nel 316 a.C. si svolse nei pressi della città la battaglia di Lautulae, nell'ambito della seconda guerra sannitica.
Nel 312 a.C. vi passò la via Appia, che collegava Roma con Capua e la città crebbe di importanza, cominciando ad espandersi nella pianura, in collegamento con lo sfruttamento agricolo del territorio, mentre la città più antica venne progressivamente trasformandosi in zona monumentale. Importanti trasformazioni urbane avvennero sotto Lucio Cornelio Silla (inizi del I secolo a.C.), al quale si devono la costruzione del teatro e la ricostruzione in forme scenografiche del tempio di Giove Anxur sulla cima del monte Sant'Angelo. A quest'epoca si devono anche altre costruzioni in opera incerta.
Tra la fine del I secolo a.C. e gli inizi del I secolo d.C. si ebbe la ricostruzione del "Foro Emiliano", che fu pavimentato da un magistrato locale della famiglia degli Aemilii e dotato di portici e di nuovi edifici civili e religiosi. All'epoca di Traiano si deve il taglio del Pisco Montano per un'altezza di 128 piedi romani (37,88 m), che permise il nuovo tracciato della via Appia, e la ricostruzione del porto.
Agli inizi del V secolo l'ultimo intervento cittadino riguarda l'erezione di una nuova cinta di mura che racchiuse anche parte della città bassa.

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